Sono quasi 3.500.000 gli italiani residenti fuori confine che hanno diritto di votare per le circoscrizioni estere di Camera e Senato alle prossime elezioni politiche. I dati provvisori, aggiornati indicano 3.438.670 elettori residenti all’estero per la Camera e 3.103.887 per il Senato, su un totale di 4.345.721 italiani che risiedono all’estero, come comunicato dal Ministero dell’Interno.
Tra le categorie di italiani che possono votare alle elezioni italiane anche se risiedono all’estero solo temporaneamente, ci sono i membri delle forze armate o della polizia impegnati in missioni internazionali. Ecco le modalità come indicato sul sito dello Stato Maggiore della Difesa.
In vista delle prossime consultazioni elettorali sarà possibile per i militari impegnati all’Estero partecipare al voto?
I militari italiani, temporaneamente all’estero impegnati nello svolgimento delle missioni internazionali, potranno, in occasione delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio prossimo, esercitare per corrispondenza il loro diritto di voto.
Il Decreto legge n. 223 de 18 dicembre 2012 e modificato dalla legge di conversione n.232 del 31 dicembre 2012 prevede all’articolo 2, in occasione delle elezioni dei membri del Parlamento, l’esercizio del diritto di voto per corrispondenza dei cittadini temporaneamente all’estero per motivi di servizio o missioni internazionali.
Quale tipo di documentazione è richiesta?
Nello specifico gli appartenenti alle Forze Armate impiegati all’estero per motivi di servizio, faranno pervenire l’apposita dichiarazione recante tutti i propri dati utili ai fini elettorali ai Comandi di propria appartenenza entro e non oltre il 35° (trentacinquesimo) giorno antecedente alla data di votazione in Italia.
Molto personale delle Forze Armate impegnato all’estero è accompagnato dalle famiglie, lo stesso diritto vale anche per loro?
Anche i familiari conviventi al seguito e non iscritti alle anagrafe dei cittadini italiani residenti all’estero (AIRE) presenteranno la stessa dichiarazione unitamente alla documentazione sostitutiva dell’atto di notorietà dello stato di familiare convivente del dipendente.
I Comandi di appartenenza, tramite il Ministero degli Esteri, faranno pervenire la stessa entro e non oltre il 30° (trentesimo) giorno agli Uffici consolari di competenza.
Quest’ultimi invieranno via posta a ciascun elettore un pacco contenente tutto il materiale necessario per la votazione, fatta eccezione per il personale militare impiegato in determinate situazioni locali (riferimento all’Afghanistan e Kosovo), il Ministero della Difesa coopererà con propri vettori al trasporto dei plichi elettorali alle sedi estere interessate .
Le modalità di voto sono diverse?
L’unica vera differenza nelle modalità di voto tra i militari in missione e gli italiani stabilmente residenti all’estero e’ rappresentata dal tramite militare che, in questo caso, viene offerto per il recapito del kit di voto dall’autorità diplomatica all’elettore.
Il militare, una volta espletate le formalità elettorali, restituirà il medesimo in forma anonima agli Uffici consiliari entro non oltre le ore 16.00 del 21 febbraio 2013.
I comandanti dei reparti militari e di polizia impegnati nello svolgimento delle missioni internazionali adotteranno ogni utile iniziativa al fine di garantire il rispetto dei principi costituzionali della personalità e della segretezza del voto.
Fonte Stato Maggiore Difesa