Il mini UAV “Raven” in dotazione al Multinational Battle Group West è impiegato, a partire da ieri 14 aprile, nelle ricerche di un 17enne kosovaro-albanese scomparso nel fiume Ibar.
Il velivolo sorvolerà il tratto di fiume in cui sono concentrate le ricerche per raccogliere immagini che possano facilitarne la ricerca. Si tratta del primo caso di impiego di una simile tecnologia, in dotazione alle truppe KFOR, a favore della popolazione locale.
Nella giornata di venerdì il comandante di KFOR, generale di divisione Francesco Paolo Figliuolo, ha autorizzato un team di sommozzatori delle Kosovo Security Forces ad iniziare le ricerche aderendo ad una richiesta del ministero dell’Interno kosovaro.
La delicatezza della situazione risiede nel fatto che la zona delle ricerche si trova all’interno della municipalità di Mitrovica Nord, a maggioranza serba, dove le forze di sicurezza kosovare normalmente non accedono per non alimentare tensioni interetniche e dove possono operare solo con l’autorizzazione del Comandante di KFOR.
Per mantenere una situazione di calma e di sicurezza KFOR ha organizzato un incontro a cui hanno partecipato i sindaci di Mitrovica Nord e Sud e i rappresentanti della Polizia delle due municipalità.
L’incontro è servito per condividere le modalità operative, gli obiettivi della ricerca e per uno scambio di informazioni. I rappresentanti delle due municipalità al termine dell’incontro hanno rilasciato, ai numerosi media presenti, dichiarazioni distensive.
KFOR è la Forza Multinazionale Nato in Kosovo. Dal settembre 2014 il comando è affidato al generale di divisione Francesco Paolo Figliuolo, ai suoi ordini ci sono circa 5000 uomini e donne di 31 Paesi.
Il compito di KFOR è quello di mantenere un ambiente sicuro, garantire la libertà di movimento e impedire il ricorso alla violenza. In tal modo contribuisce al consolidamento della pace e della stabilità nella regione, al processo di crescita civile, allo sviluppo delle istituzioni locali.
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ottobre 2, 2015