Il Ministro della Difesa, Sen. Prof. Mario Mauro, parlando ai militari impegnati nell’esercitazione “Tuscia 2013”, di prossimo impiego in Afghanistan, ha sottolineato l’importanza delle missioni internazionali. Per costruire la pace si devono contenere i conflitti che, sebbene si svolgano a migliaia di chilometri di distanza, finiscono per avere conseguenze anche per la nostra convivenza civile.Questo, in sintesi, il messaggio lanciato dal Ministro Mauro per ribadire l’importanza e la necessità delle missioni internazionali.
Missioni che ostacolano le guerre e sono il volano per portare la pace.
Il Ministro della Difesa Mario Mauro, è stato accompagnato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli e dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Claudio Graziano, e ha assistito alla fase conclusiva, presso il poligono di Monte Romano, l’esercitazione Tuscia 2013. L’attività, che costituisce l’ultimo momento addestrativo prima di recarsi, a breve, in Afghanistan, vede protagonisti i reparti dell’Aviazione dell’Esercito. E’ condotta da reparti specialistici della brigata Folgore – 185° reggimento acquisizione obiettivi e 183° reggimento paracadutisti “Nembo” – e da elicotteri dell’Esercito A129 Mangusta, CH47 e NH90.A margine dell’esercitazione il generale di corpo d’armata Claudio Graziano, capo di stato maggiore dell’Esercito, ha detto “ l’addestramento, prima di una missione all’estero, è fondamentale. L’addestramento significa sicurezza per il personale, capacità di operare sul terreno integrati con le forze alleate, e di conseguire il successo della missione.” Il generale Graziano poi ha parlato dei mezzi, evidenziando che “rispetto a quando siamo entrati in Afghanistan nessun mezzo di trasporto personale è ancora in servizio, sono stati tutti sostituiti perché la nuova minaccia degli Ied (ordigni esplosivi improvvisati) ha imposto nuovi veicoli; in questo momento i mezzi a disposizione sono adeguati ed idonei ad operare, taluni rappresentano anche il meglio che c’è”.
Poi, parlando della riduzione dei costi di gestione dell’Esercito, Graziano ha detto che “l’intero processo di trasformazione delle Forze armate vuole risparmiare sul personale e sulle strutture di supporto per concentrare le risorse sulle forze operative; il nostro impegno è grande e riteniamo sia possibile a patto che ci sia una stabilità economica idonea a sostenere la trasformazione e un attenzione da parte del Paese a sostenere quelle cose fondamentali che sono la sicurezza del personale, quindi mezzi sufficientemente moderni per integrarsi coi sistemi digitali per prevenire la minaccia” ribadendo poi che “su questo serve l’attenzione del Paese perché sulla sicurezza non si possono fare sconti”.
(fonte: Ministero Difesa)
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