Nell’ambito del dibattito sulle mozioni inerenti la tutela del “Made in Italy”, l’onorevole Fucsia FitzGerald Nissoli il 7 luglio è intervenuta per illustrare la mozione di cui è prima firmataria, presentata a nome del Gruppo “Per l’Italia”.
Nel sottolineare lo stretto connubio tra cultura e promozione del made in Italy, l’on. Nissoli ha affermato che “il nostro patrimonio culturale ha influenzato il Made in Italy e si coniuga egregiamente con il nostro sistema economico e produttivo contribuendo a costruire l’immagine del brand Italia nel mondo, influenzando in maniera positiva la percezione che gli stranieri hanno dello stile e gusto italiani”.
“Il Made in Italy – ha proseguito la parlamentare – ha assunto nel nostro Sistema-Paese una centralità strategica sia comunicativa che commerciale tale da qualificarsi come meta-brand piuttosto che come semplice “marca- territorio”. Ora tocca a noi compiere i passi necessari per difenderlo mantenendo saldo il legame che tale brand ha con il prodotto italiano, oggi esposto alla concorrenza del mercato globalizzato ed agli attacchi della contraffazione”.
“Difendere il Made in Italy – ha detto l’on. Nissoli – significa difendere l’immagine del vivere italiano nella percezione degli stranieri e ancora di più dobbiamo farlo alla vigilia di Expò 2015, che va posto al centro delle azioni tese a rilanciare il progetto di internazionalizzazione delle nostre imprese”.
Poi, analizzando la situazione economica mondiale ha posto l’accento sui nuovi mercati da raggiungere con il prodotto italiano di qualità, sottolineando che l’opportunità dell’internazionalizzazione va colta “valorizzando, in termini di rete, anche le comunità italiane nel mondo e migliorando il funzionamento di quei sistemi sinergici di promozione del nostro Sistema Paese all’estero”, senza dimenticare, però, di “porre in essere una efficace strategia di tutela del prodotto Made in Italy”.
“Sappiamo tutti – ha evidenziato la deputata eletta in Nord e centro America – che il Made in Italy abbraccia un vasto campo dell’attività produttiva del nostro Paese con punte in quei settori notoriamente definiti con le quattro A: abbigliamento-moda, arredo, alimentare ed automazione” , precisando che “proprio per questo il danno che può provocare la contraffazione è ancora più pesante, in considerazione che gli introiti da esportazioni mondiali di prodotti Made in Italy, nel 2013, sono stati di oltre 68 miliardi di euro”.
L’on. Nissoli ha, inoltre, posto l’accento sull’importanza dei prodotti agroalimentari per il Made in Italy. In tale ambito, ha richiamato “il successo della ristorazione italiana all’estero” che “deve tornare ad assumere un ruolo centrale nelle strategie promozionali integrate, come chiediamo nella nostra mozione, anche attingendo al patrimonio costituito dall’attività dell’associazione “Ciao Italia”, che per 30 anni ha rappresentato la volontà di migliorare la qualità della ristorazione italiana facendo conoscere i prodotti di qualità, con una rete che si inquadra nella più genuina tradizione culturale italiana”.
Per l’on. Nissoli “si è già fatto parecchio per tutelare il Made in Italy ma non basta, bisogna proseguire su questa strada” e ha dichiarato che lei ed il suo gruppo parlamentare vogliono “sostenere il Governo a farlo”.
Infatti, passando ad illustrare i punti della mozione, ha sottolineato che, come Gruppo parlamentare, hanno “chiesto al Governo di operare, durante il semestre di Presidenza italiana dell’Unione europea, per far approvare in via definitiva le disposizioni del regolamento del «made in», disposizioni già approvate dal Parlamento europeo”.
“Vogliamo costruire attorno al prodotto Made in Italy una rete amica che sia parte effettiva del nostro Sistema Paese – ha affermato l’on. Nissoli – e pertanto abbiamo chiesto di valorizzare le nostre comunità all’estero in funzione promozionale e di garanzia del prodotto italiano di qualità a fianco ad una struttura di vigilanza anticontraffazione, da implementare presso le nostre rappresentanze diplomatiche, in grado di tutelare il Made in Italy in sede estera, in accordo con le norme interne del Paese in questione”.
“Allo stesso tempo – ha proseguito la deputata – chiediamo di operare per attivare filiere di qualità riconoscibili da tutti, attraverso la certezza dell’origine dei prodotti, e di difendere il Made in Italy dalle possibili aggressioni celate nelle trattative sui negoziati di libero scambio in essere, ed a venire, tra l’Unione europea ed i suoi partner commerciali”.
In conclusione, rivolgendosi al Governo, l’on. Fucsia FitzGerald Nissoli ha detto: “chiediamo una maggiore attenzione al nostro prodotto di qualità, difendendolo dalle aggressioni, e facendo questo non facciamo altro che chiedervi di lavorare per lo sviluppo sostenibile nel nostro Paese e la promozione del nostro patrimonio culturale, in un contesto di inesorabile globalizzazione economica, consapevoli dell’inscindibile binomio diplomazia culturale-diplomazia economica”.
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