L’on. Fucsia FitzGerald Nissoli (Per l’Italia) è intervenuta nell’Aula di Montecitorio per dichiarazioni di voto su due provvedimenti di ratifica.
Il primo relativo all’Accordo di “cooperazione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica islamica dell’Afghanistan in materia di prevenzione e contrasto al traffico illecito di stupefacenti” ed il secondo concernente l’Accordo fra “il Governo della Repubblica italiana e il Governo degli Stati Uniti d’America sul rafforzamento della cooperazione nella prevenzione e lotta alle forme gravi di criminalità”.
Il primo Accordo è volto all’intensificazione della collaborazione tra le forze di ordine italiane ed afghane nella lotta contro il narcotraffico, la quale rispecchia la presenza italiana nella missione ISAF nonché la ratifica dell’Accordo sul partenariato e la cooperazione di lungo periodo tra la Repubblica italiana e la Repubblica islamica dell’Afghanistan entrato in vigore nel gennaio 2013.
Come ha sottolineato l’onorevole Nissoli nel suo intervento per dichiarazione di voto sull’Accordo di cooperazione di polizia con l’Afghanistan, esso “si inserisce pienamente nel processo di transizione e stabilizzazione ponendo particolare attenzione alla prevenzione e al contrasto al traffico illecito degli stupefacenti nonché agli interventi e alla formazione ed addestramento del personale, finalizzato al perseguimento e arresto dei trafficanti di droghe direttamente nelle zone di produzione delle stesse”.
L’onorevole Nissoli ha dichiarato il voto favorevole del Gruppo parlamentare “Per l’Italia” alla ratifica dell’Accordo con l’Afghanistan affermando che “l’Italia è fermamente decisa ad affiancare e sostenere l’Afghanistan, fino al completamento del processo di transizione e nel lungo termine, anche oltre il 2014”.
Invece, intervenendo in merito all’Accordo per la cooperazione con gli USA sul rafforzamento della lotta alle forme gravi di criminalità, l’on. Nissoli ha detto che tale “intesa, che si ispira al Trattato di Prum, si inserisce bene nella cornice definita dalla Convenzione di Palermo del 2000, fulcro della lotta alla criminalità organizzata a livello internazionale, e pertanto risponde pienamente alle aspettative che derivano dalla possibilità dell’impiego dell’innovazione tecnologica per rafforzare la cooperazione di polizia fra i due Paesi al fine di contrastare e stroncare le forme malavitose che hanno dimensioni transatlantiche”.
Ha inoltre espresso la convinzione che “la condivisione di informazioni, secondo il principio della disponibilità e reciprocità, e la facoltà di interrogazioni automatizzate dei dati dattiloscopici e dei profili del DNA tra Italia e Stati Uniti permetterà di ottenere risultati efficaci e tangibili là dove è ormai chiaro ed evidente che questi dati rappresentano un potente mezzo per la determinazione dell’innocenza o della colpevolezza di un individuo”.
L’on. Nissoli ha esortato i colleghi deputati all’approvazione del provvedimento, facendo notare che nella lotta alla criminalità organizzata troviamo un “interlocutore sensibile al tema come gli Stati Uniti d’America, una ragione in più, dopo l’accoglimento delle riserve manifestate dal Garante per la protezione dei dati personali, per votare a favore della ratifica di questo importante Accordo”.
Chiudendo il suo intervento, l’on. Nissoli ha citato la propria esperienza da italiana in USA ricordando la figura di Joe Petrosino, “eroe positivo della lotta contro la criminalità organizzata in USA e capo della Italian Squad” e citando tale esempio ha dichiarato che, con la ratifica di questo Accordo, “vogliamo dare un ulteriore strumento ai tanti Petrosino che combattono ogni giorno il malaffare in Italia come in Usa”.
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agosto 26, 2015