(di Clara Salpietro) – La spending review in atto nel settore Difesa non ha risparmiato il Centro Alti Studi per la Difesa (CASD), che a causa dei tagli al budget ha dovuto rivedere le proprie attività come ci spiega, nell’intervista che ci ha, gentilmente, concesso, l’ammiraglio Rinaldo Veri, che ha appena ceduto il comando di Presidente del CASD e ha lasciato, dopo 44 anni, il servizio attivo.
Ammiraglio, visti i trascorsi di altri appartenenti alle Forze Armate, adesso che ha lasciato il servizio attivo, pensa di entrare in politica?
Non credo. Adesso voglio godermi due mesi di vacanza. A settembre ci penserò. Certamente la mia sede sarà Roma. Ho 3-4 opportunità che si stanno presentando ma ancora non le ho considerate, al momento voglio godermi questo periodo di riposo e di meditazione.
Quanto è importante il CASD?
L’importanza della formazione e della cultura è strategica e chi ritiene di tagliare qui al CASD mostra poca lungimiranza. Se vengono formati bene i frequentatori, saranno loro a far risparmiare e creare le sinergie ed economie per l’efficientamento della struttura. Noi ci siamo adoperati in questo senso. Il CASD è un centro di pensiero strategico nazionale e tale deve rimanere perché è anche un modo di riunire mondi diversi, non quello militare e civile, ma mi riferisco anche ai frequentatori che vengono da tanti Paesi amici ed alleati. In centri di questo tipo uno dei tanti valori aggiunti alla fine di questi corsi è di aver creato un network di amicizie, le quali durano per anni e che facilitano i rapporti successivi.
Quali attività il CASD non ha potuto realizzare a causa della spending review?
A causa della riduzione del budget assegnato al Casd, abbiamo dovuto ridurre la durata del corso IASD e tagliare tutto quello che poteva sembrare superfluo e invece non lo è, come ad esempio i viaggi all’estero. Non si tratta di viaggi di piacere ma di “study tours” come vengono definiti dagli anglosassoni, durante questi viaggi infatti si conoscono realtà diverse dalla nostra. Quando portiamo i frequentatori stranieri a fare un giro in Italia presso le nostre industrie ed istituzioni, loro sono felici di imparare cose nuove”.
Lei ha ricordato i due sottufficiali del battaglione San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, nel suo discorso al CASD.
Per una serie di motivi abbiamo una situazione incancrenita, però sono abbastanza fiducioso. L’unico rimpianto, come ho detto nel mio intervento in occasione della cerimonia che si è tenuta al CASD, è che pur avendo origini indiane da parte di madre, sono nato a Bombay dove ho vissuto per 14 anni, non ho potuto dare un contributo a questo problema quando invece avrei potuto farlo, dal momento che conosco bene la realtà indiana.
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aprile 20, 2016