Sabato 23 giugno a Milano alle ore 9 nell’Aula Magna della Clinica Mangiagalli (Ospedale Maggiore) in via della Commenda 12, prenderà il via il 5° Convegno Nazionale della Federazione Liver-Pool: “Nuove frontiere nella cura delle malattie del fegato“.
L’evento si svolgerà in collaborazione con il COPEV, il Comitato per la prevenzione dell’epatite virale.
Grazie alla disponibilità del Direttore scientifico COPEV Luigi Rainero Fassati e del Presidente Ernesto Vitiello anche quest’anno la Liver-Pool, federazione delle associazioni di specialità, presieduta da Salvatore Ricca Rosellini, si distingue per l’approccio originale e solidaristico al tema delle malattie del fegato, della donazione degli organi e del trapianto.
Copev è tra le prime associazione di volontariato nata in Italia nel campo della patologia epatica.
“Era nata come Comitato nell’87 dopo la morte di mia figlia con lo scopo di rendere obbligatoria la vaccinazione dell’epatite virale B – dichiara il Presidente Ernesto Vitiello – e nel giro di pochi anni siamo riusciti a raggiungerlo: è stata, infatti, promulgata la legge 191, un traguardo importante dato che all’epoca di epatite virale B morivano almeno tremila persone l’anno, mentre adesso la si può considerare debellata. In seguito ci siamo trasformati in associazione mantenendo il nome”.
Dal 1992, anno della sua costituzione, COPEV opera nel campo della promozione di studi e ricerche, nel sostegno ai programmi vaccinali volontari contro l’epatite A e B e nell’aiuto alle persone colpite da malattie epatiche croniche. L’associazione è inoltre molto attiva nella gestione di strutture mediche e assistenziali destinate ai malati, con ambulatori a Milano, Sondrio, Lecco e Roma.
“Oggi – prosegue Vitiello – la problematica maggiore è l’epatite C contro cui non esiste vaccino: tuttora in Italia vi sono due milioni di malati. Nel Convegno si parlerà di tutte le cure a disposizione di tutti i malati di epatite compreso il trapianto del fegato”.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito in occasione del 5° Convegno una propria medaglia di rappresentanza, ma spiccano anche il Patrocinio del Ministero della Salute, del Centro Nazionale Trapianti e dell’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato. Un’occasione di confronto, fra il mondo medico, scientifico, la politica e il volontariato che intende puntare all’innovazione e al miglioramento dell’assistenza epatologica in Italia.
“La medaglia d’argento del Presidente Napolitano – puntualizza Vitiello – si aggiunge all’Ambrogino d’Oro assegnato dal Comune di Milano e ad un altro riconoscimento della Provincia: la nostra attività si regge grazie al cinque per mille, che rimane la fonte principale, e sui finanziamenti privati. Come Associazione facciamo quello che possiamo assegnando borse di studio e finanziando ricerche; operativamente gestiamo un ambulatorio e una casa d’accoglienza limitrofa all’Ospedale Maggiore, per la quale non abbiamo alcun finanziamento”.
Attesi a Milano i migliori nomi dell’epatologia in Italia. Dall’ambito della ricerca, della chirurgia del fegato e dei trapianti, delle istituzioni e del volontariato: fra questi Patrizia Burra, Paolo Caraceni, Alessandro Nanni Costa, Luciano De Carlis, Luigi Rainiero Fassati, Antonio Gasbarrini, Pietro Lampertico, Ignazio R. Marino, Vincenzo Mazzaferro, Mario Mondelli, Daniele Prati, Paolo Rebulla, Salvatore Ricca Rosellini, Giorgio Rossi, Ernesto Vitiello. Al termine, una tavola rotonda delle Associazioni coordinata da Riccardo Bonacina e, nel pomeriggio, l’Assemblea annuale della Federazione.
Il Liver-Pool continuerà sino a quando nuovi modelli organizzativi non saranno accettati dalle Società scientifiche e quindi dai Legislatori e dalle Regioni, sottolineano gli organizzatori, e tante differenze, in termini epidemiologici, di accesso alle cure, di sopravvivenza, di donazioni e trapianti di fegato, fra Nord e Sud, potrebbero essere colmate da una migliore organizzazione delle strutture e delle cure, delle donazioni e dei trapianti di fegato.
COPEV punta sull’assistenza. Le donazioni vengono destinate alla ricerca, in particolare allo studio della cellula staminale epatica per progetti di ricerca sul virus C, e all’attività clinica che si svolge presso l’Ambulatorio del Centro per il trapianto di fegato ”Beatrice Vitiello”: qui vengono assistiti i pazienti trapiantati o in attesa di intervento, mentre una casa accoglienza con 12 camere a due letti è pronta ad accogliere malati e accompagnatori che risiedono fuori Milano.
A Milano il convegno le “Nuove frontiere nella cura delle malattie del fegato” – Intervista al presidente del Copev
giugno 23, 2012