Oggi, 18 gennaio, a Perugia il capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Claudio Graziano, ha dichiarato aperto l’anno accademico 2011-2012 presso la Scuola Lingue Estere dell’Esercito.
La Scuola, che ha sede nel complesso monumentale di Santa Giuliana di Perugia, è il polo di eccellenza per la formazione linguistica della forza armata e ha svolto l’anno scorso ben 96 corsi per 17 lingue diverse (inglese, francese, tedesco, russo, ma anche cinese, arabo, persiano, farsi e molti altri) a favore del personale militare chiamato ad assolvere incarichi in contesti multinazionali.
Disponendo di 167 docenti, per lo più madrelingua, la Scuola ha contato lo scorso anno accademico 800 frequentatori in sede e rappresenta l’istituto di formazione della forza armata che ha, per primo, sviluppato piattaforme di apprendimento a distanza con metodologia e-learning raggiungendo oltre 150.000 accessi per un totale di 6500 ore di collegamento, a favore di circa 1000 frequentatori a distanza.
Nell’occasione, il capo di stato maggiore dell’Esercito ha detto che “Sicuramente ci stiamo muovendo in un momento di grande criticità finanziaria, che interessa non solo le Forze Armate, ma l’intera società occidentale, pertanto nei prossimi anni ci troveremo di fronte all’esigenza di mantenere la stessa efficienza operativa, ma dobbiamo essere in grado di trovare gli strumenti per contrarre i costi (tra cui l’e-learning è un esempio)”.
“Su questo istituto – ha aggiunto il generale Graziano – la Forza Armata continuerà a mantenere la massima attenzione. Bisognerà razionalizzare e concentrare le risorse, ma sarà necessario mantenere l’efficienza e l’entusiasmo, perché tanti o pochi che siamo, noi rappresenteremo all’estero l’Italia e abbiamo l’obbligo di riscuotere lo stesso successo di sempre”.
La prolusione all’inaugurazione dell’anno accademico è stata affidata al Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Francesco Bistoni, che ha intrattenuto l’uditorio con un intervento dal titolo “Le guerre biologiche tra mito e realtà”.