A Perugia, presso la Scuola Lingue Estere dell’Esercito, alla presenza del capo di stato maggiore dell’Esercito, generale Claudio Graziano, si è tenuta la cerimonia di apertura dell’anno accademico 2012 – 2013.
Dopo una breve introduzione del Comandante della Scuola, generale di brigata Gianfranco Di Luzio, è intervenuto il giornalista Bruno Vespa con la prolusione dal titolo “La comunicazione decisiva. Purtroppo”.
Vespa ha anche sottolineato l’importanza delle lingue e come la scuola lingue estere dell’Esercito, in questo campo, sia un polo di eccellenza.
Il generale Graziano, dopo aver ringraziato il giornalista Bruno Vespa per la prolusione e vicinanza ai problemi delle Forze armate, ha espresso la propria gratitudine alla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marino, e alle autorità locali della città di Perugia “per la vicinanza e l’affetto con cui ospitano la Scuola di Lingue estere dell’Esercito da circa vent’anni”.
Rivolgendosi ai frequentatori dell’Istituto, il generale Graziano ha rimarcato “il ruolo di primo piano che la forza Armata attribuisce alla formazione del proprio personale e, in particolare, all’apprendimento delle lingue straniere”.
“L’Esercito è sempre più proiettato in contesti multinazionali” ha proseguito il generale Graziano, “e l’impiego negli odierni scenari operativi non consente incomprensioni o fraintendimenti nello scambio comunicativo in lingua straniera. Per questo, l’Esercito continuerà a impegnarsi per questa Scuola . Il mio è un messaggio positivo perché dopo questo momento di crisi la situazione migliorerà e noi dobbiamo continuare a mantenere la nostra efficacia perché la situazione strategica non è cambiata, le sfide sono molteplici ed il Paese ha fiducia in noi, fiducia che dobbiamo ricambiare con la massima efficacia”.
Al termine, il generale Claudio Graziano ha dichiarato aperto l’Anno Accademico 2012 -2013.
La Scuola Lingue Estere dell’Esercito rappresenta il polo di eccellenza per la formazione linguistica della Forza Armata e svolge, nella sede di Perugia, oltre 25 corsi di lingue, dall’inglese al russo, dal francese al cinese, all’arabo, al persiano. Tra i frequentatori d’eccellenza, sono transitati nell’Istituto, tra gli altri, il presidente Romano Prodi, il ministro Severino e il giornalista Bruno Vespa.
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