“Uno scenario di crisi in una determinata zona del mondo e la Comunità Internazionale che invia una forza di Peacekeeping”, questo il tema dell’esercitazione “Lampo 2013″ che dal 3 al 14 marzo ha visto schierato presso l’Aeroporto Francesco Baracca di Roma il posto comando campale dell’Italian Joint Force Headquarters (ITA-JFHQ).
L’ITA-JFHQ, guidato del Generale di Brigata Maurizio Boni, è un comando interforze ad alta prontezza operativa in grado di condurre operazioni del tipo “small scale operation” in tutti gli scenari ipotizzabili.
Nello scenario simulato nel corso dell’esercitazione, il comando, schierato quale unità di immissione rapida, ha operato per ripristinare le condizioni di stabilità e sicurezza minime in una area, a premessa dello schieramento di una missione internazionale con un più ampio mandato.
Con un elevato ritmo operativo, sono state testate le capacità per la gestione di un ampio spettro di attività tra cui la distribuzione degli aiuti umanitari, garantire la libertà di movimento terrestre ed aereonavale, contrastare i gruppi terroristici, la pirateria marittima e la criminalità organizzata.
Il posto comando campale modulare, utilizzato per la Lampo 2013, nella realtà può essere imbarcato in brevissimo tempo su vettori aerei e navali predisposti e schierato, in poche ore, in qualsiasi area del mondo anche per operazioni congiunte, inter agenzia e con Forze Armate di altri Paesi.
Inquadrato nel Comando Operativo di Vertice Interforze (COI) e alle dirette dipendenze del Capo di Stato Maggiore della Difesa, l’ITA-JFHQ esprime la capacità della Difesa di proiettare, con breve preavviso in tutto il mondo, le funzioni di comando e controllo per gli assetti terrestri, marittimi e aerei di volta in volta assegnati.
Oltre al soccorso delle popolazioni a seguito del terremoto in Abruzzo, l’ITA-JFHQ è stato di recente impiegato in ambito internazionale, per moduli in una o più delle sue diverse articolazioni, tra queste ricordiamo l’operazione Yolanda, in soccorso alla popolazione delle Filippine ed il rientro in patria dei cittadini italiani (ed europei) in fuga dal Sud Sudan.
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ottobre 27, 2017