Il Centro Studi Difesa e Sicurezza (CESTUDIS) ha organizzato a Roma due convegni che si terranno il 25 e il 30 giugno presso l’Aula Magna del Centro Alti Studi per la Difesa, Piazza della Rovere 83.
Il tema del convegno di giovedì 25 giugno, con inizio dei lavori alle 8.30, è “Adeguatezza dell’assetto e della tipologia delle nostre Forze Armate alle minacce attuali e prevedibilmente future”.
I lavori saranno aperti dal senatore e generale di corpo d’armata Luigi Ramponi, presidente del Centro Studi Difesa e Sicurezza. A seguire la relazione del generale Mario Buscemi, del generale Giulio Fraticelli, del generale Carlo Jean, del generale Tiziano Tosi, del generale Mario Arpino e del generale Vincenzo Camporini.
L’ultima parte della mattinata è riservata agli interventi dell’ammiraglio Sergio Biraghi, dell’ammiraglio Alessandro Picchio, dell’ammiraglio Bruno Branciforte.
“L’apparire di nuove minacce – afferma il generale Ramponi – deve comportare tempestivi adeguamenti dello strumento difensivo, auspicabilmente partendo con il massimo possibile anticipo, in funzione delle segnalazioni e previsioni di una efficiente intelligence, cosi come l’attenuarsi o lo scomparire di vecchie minacce deve indurre, altrettanto tempestivamente, alla riduzione o eliminazione di vecchi sistemi di difesa non più utili. Il convegno vedrà l’esposizione del proprio pensiero in proposito, da parte dei vari relatori che in precedenza hanno assunto incarichi di responsabilità di vertice nell’ambito delle Forze Armate nazionali”.
Il convegno del 30 giugno ha come titolo “La funzione del CERT nella struttura di difesa cibernetica nazionale”.
L’iniziativa è organizzata dal CESTUDIS in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento Informazione e Sicurezza Ufficio del Consigliere Militare Agenzia per l’Italia Digitale) e il ministero dello Sviluppo Economico.
L’inizio dei lavori è previsto per le ore 8.30 con l’intervento del presidente Luigi Ramponi. A seguire l’intervento dell’ambasciatore Giampiero Massolo, Direttore Dipartimento informazione per la sicurezza della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Seguiranno le relazioni del generale Carlo Magrassi, Consigliere militare del Presidente del Consiglio dei Ministri; della dottoressa Rita Forsi, Direttore ISCOM Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle Tecnologie dell’Informazione del Ministero dello Sviluppo Economico; del dottor Antonio Samaritani, Direttore Agenzia per l’Italia Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il tema “Il CERT nella Pubblica Amministrazione” avrà come Chairman il dott. Antonio Samaritani e in qualità di Discussant il prof. Umberto Gori. Sono previsti gli interventi del tenente colonnello (AM) Massimiliano Cito del ministero della Difesa; del dott. Antonio Apruzzese, del ministero degli Interni; del dott. Donato Colopi, responsabile progetto CERT-INAIL; del dott. Roberto Cecchini, responsabile CERT GARR, dell’ingegnere Stefano Turus, responsabile Servizio sistemi informativi Friuli Venezia Giulia.
Della sessione dal titolo “Il CERT Nazionale”, il Chairman sarà la dott.ssa Rita Forsi e il Discussant il prof. Umberto Gori.
Interverranno l’ing. Corrado Giustozzi di ENISA – Permanent Stakeholders’ Group; l’ing. Giancarlo Caroti di TERNA – Responsabile Information Security; l’avv. Stefano Grassi di Poste Italiane – Responsabile Tutela Aziendale; l’ing. Paolo Nuti presidente di MCLINK; l’ing. Romano Stasi segretario generale di ABILAB; l’ing. Antonella Alfano di Telecom-Italia; il ten. col. Antonio Colella del Nucleo di Sicurezza Cibernetica; il prof. Roberto Baldoni dell’Università La Sapienza.
Le conclusioni saranno del professor Paolo Ciocca, vice direttore DIS della Presidenza del Consiglio dei Ministri. A chiudere i lavori sarà il generale Luigi Ramponi.
“L’entrata in vigore del DPCM 24 gennaio 2013 – osserva il Presidente del CESTUDIS -, in ottemperanza del dettato della mozione approvata da parte del Senato della Repubblica, ha definito la struttura nazionale di contrasto alle minacce che, in campo cibernetico, si possono manifestare contro la società nazionale nelle sue strutture pubbliche e private. Il DPCM ha individuato compiti e responsabilità dei diversi enti appartenenti alle istituzioni dello Stato e le modalità dei rapporti da realizzare tra il pubblico e il privato. In ottemperanza a quanto stabilito dal DPCM, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha definito ‘il Quadro strategico nazionale per la sicurezza dello spazio cibernetico’ e conseguentemente ‘il Piano nazionale per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica’. In entrambi i documenti è esaltata la funzione dei CERT’s ai diversi livelli e nell’ambito delle diverse istituzioni e organizzazioni, individuando una rete di prevenzione, monitoraggio e in caso di necessità, di risposta ad eventuali attacchi alla struttura nazionale di difesa”.
“Il convegno – conclude Ramponi – si propone di entrare nel merito della funzione dei CERT’s di vertice, di quella di alcuni CERT’s di aderenza e le eventuali difficoltà al raggiungimento di un soddisfacente funzionamento ed efficienza della rete”.
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