“Il terrorismo – nuove e vecchie minacce” è il tema dell’incontro organizzato dall’ANSSAIF, Associazione Nazionale Specialisti di Sicurezza in Aziende di Intermediazione Finanziaria, e che si è tenuto il 28 gennaio, a Roma, presso la sede di RbS.
I lavori sono stati introdotti del presidente dell’ANSSAIF, ingegner Anthony Cecil Wright, il quale ha affermato: “L’idea di questa conferenza è pervenuta dalla maggioranza degli aderenti all’Associazione. E’un tema molto sentito rispetto a qualche anno fa, in cui c’erano episodi di terrorismo che riguardavano persone corrette, come ad esempio magistrati, e non gente comune”.
Alla luce dei recenti fatti di Parigi e prendendo coscienza che l’Europa è finita nel mirino dei terroristi, durante l’incontro si è cercato di capire quanto rischiano le aziende private di fronte all’avanzata del Califfato islamico.
Il professor Vittorfranco Pisano, colonnello t.SG (Ris.) della Polizia Militare dell’Esercito degli Stati Uniti d’America e specializzato in istituzioni politiche comparate e sicurezza internazionale, ha esordito spiegando cos’è il terrorismo.
“Il terrorismo – ha detto – è un fenomeno complesso condizionato da fattori ambientali. Ogni atto terroristico è di per sé un reato. In questo momento storico il terrorismo religioso e politico-sociale è la maggiore minaccia per la comunità internazionale”.
“Possiamo dare una descrizione funzionale a livello empirico della parola terrorismo – ha affermato -, si tratta di una forma di conflittualità non convenzionale. Per parlare di terrorismo sono necessari quattro elementi: la violenza criminale; il movente politico e politico-religioso; la clandestinità; l’azione posta in essere da aggregazioni non statali”.
“Importante distinguere il terrorismo interno – ha aggiunto – che coinvolge i cittadini e il territorio di uno Stato e quello internazionale che coinvolge cittadini e/o territori di due o più Stati. Altra distinzione è tra terrorismo stadio e terrorismo strumento. Gli stadi sono cinque: agitazione sovversiva, terrorismo, insorgenza, guerra civile e rivoluzione. La rivoluzione non si raggiunge solo dopo il passaggio di tutti gli stadi ma anche attraverso un colpo di Stato. Come strumento il terrorismo può essere presente in tutti e cinque gli stadi”.
Il professor Pisano, laureato in Scienze Politiche e in Giurisprudenza, attualmente capo del Dipartimento di Scienze Informative per la Sicurezza dell’Università Popolare UNINTESS con sede a Mantova e già consulente della Sottocommissione per la Sicurezza e il Terrorismo del Senato degli Stati Uniti e revisore dei corsi gestiti dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti nell’ambito del Programma di Assistenza Anti-Terrorismo, ha evidenziato che il neo-terrorismo, nato negli anni ’90, abbraccia cinque branche che sono: “terrorismo religioso; terrorismo ecologico; narcoterrorismo; terrorismo NRBC (nucleare, radiologico, biologico e chimico); terrorismo informatico”.
Parlando poi dello Stato Islamico, il professor Pisano ha osservato che il “grosso vantaggio dell’IS è quello territoriale, ma ha anche la capacità di svolgere propaganda e disinformazione, riesce ad attrarre i combattenti stranieri, riesce a mescolarsi con i profughi. I terroristi si avvalgono dei sistemi informatici per rivendicare attentati e raccogliere informazioni”.
“Difficile dire – ha detto infine Pisano – se gli attentati in Europa siano dovuti a IS, Al-Qaida o a cani sciolti. L’unica cosa che posso dire è che i fatti di Parigi erano prevedibili. Al-Qaida esiste e ci sono in piedi strutture jihadiste che intendono proseguire la loro attività”. Quindi in Europa esistono delle “cellule dormienti” di organizzazioni terroristiche pronte ad attaccare.
Infine è stato fatto un accenno ai rischi per le aziende private. “Dal 1968 fino all’intervento USA in Afghanistan e in seguito in Iraq – ha concluso Pisano -, ogni anno, a parte qualche anno isolato, le imprese sono state i bersagli preferiti di attacchi terroristici. L’intento dei terroristi è di colpire l’obiettivo più remunerante e quando ciò non è possibile colpire quello più sensibile”.
L’ANSSAIF, presieduta dall’ingegner Anthony Cecil Wright, si pone l’obiettivo di contribuire alla maturazione, in tutte le sedi opportune, anche universitarie, della consapevolezza dei problemi connessi alla necessaria protezione delle persone, dei beni, dei dati e delle informazioni; di promuovere studi e ricerche; di conservare il patrimonio di esperienze professionali degli specialisti di sicurezza del settore, anche al termine della loro attività lavorativa. Inoltre di curare la condivisione di esperienze e conoscenze atte a migliorare l’attività professionale degli associati e di curare la promozione culturale e l’aggiornamento dei soci.