Cinque giorni di sciopero per la redazione dell’agenzia stampa ‘il Velino’ per protestare contro l’attivazione unilaterale della cassa integrazione.
Da lunedì 9 a venerdì 13 novembre i giornalisti de ‘il Velino’ hanno deciso di astenersi dal lavoro, dopo che, a fine ottobre, e dopo una lunga trattativa, l’editore Luca Simoni ha respinto ogni possibilità di accordo sul rinnovo del contratto di solidarietà. I cinque giorni di sciopero fanno parte di un nuovo pacchetto di dieci votati all’unanimità dall’assemblea de ‘il Velino’.
Tra i motivi addotti dalla redazione per giustificare lo sciopero, come si legge in una notizia su ilvelino.it, ci sono: quattro anni di solidarietà, con punte del 45% che hanno fruttato all’editore risparmi sul costo del lavoro per milioni di euro; il Tfr dei lavoratori trattenuto e non versato al fondo di previdenza complementare; trasferimento in una sede disagiata sul grande raccordo anulare di Roma per risparmiare; mancanza di investimenti, senza un vero piano di rilancio, industriale ed editoriale.
I giornalisti lamentano anche il fatto che dal 2 novembre, fino a tarda sera, non sanno se e a che ora devono iniziare a lavorare il giorno seguente e per saperlo devono attendere l’eventuale arrivo di un telegramma nella cassetta della posta, e persino che le presenze in redazione per il giorno successivo vengono cambiate all’ultimo momento.
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