(di Stella Rimington, ex direttore generale dell’MI5*) – Ogni nazione possiede servizi di sicurezza per difendersi dalle gravi minacce rappresentate dal terrorismo, dalla criminalità organizzata e anche da altri Stati. Chi trama per danneggiare un Paese agisce sempre di nascosto, perciò i servizi di sicurezza devono lavorare in segreto per scoprire i progetti criminali prima che vengano attuati, e sventarli.
Per ottenere i risultati in questo delicato settore ci sono vari modi: ascoltare di nascosto le telefonate, nascondere minuscoli microfoni per sentire le conversazioni, sorvegliare i sospettati, cercando di convincere alcuni di loro a fare il doppio gioco e a fornire informazioni. Tutte queste operazioni sono effettuate dai servizi di sicurezza, cioè i servizi segreti o, all’inglese, intelligence services.
Per la maggiopparte della mia carriera ho lavorato per uno dei tre servizi segreti britannici, l’MI5, cioè quelli che si occupano della sicurezza interna. Sono entrata nell’Organizzazione negli anni Settanta, nel bel mezzo della Guerra Fredda, quando il il mondo era diviso in due fazioni contrapposte: da una parte l’Unione Sovietica e i suoi alleati, riuniti nel Patto di Varsavia; dall’altra l’Europa occidentale, gli Stati Uniti e i loro alleati, riuniti nel Patto Atlantico (NATO, North Atlantic Treaty Organization).
Una guerra vera e propria non è mai scoppiata fra gli opposti eserciti. Era un conflitto fra servizi segreti, nel quale gli agenti di entrambe le fazioni cercavano di scoprire che cosa stavano facendo gli avversari, che tipo di armi avevano, quando e se avrebbero potuto iniziare una guerra, quali erano i loro piani. Le spie lavoravano di nascosto nei Paesi antagonisti.
Tra i miei compiti all’MI5 c’era quello di scoprire chi erano le spie sovietiche nel Regno Unito e che cosa stavano facendo; cercare di impedire loro di scoprire i segreti della nostra nazione e di reclutarli perché facessero il doppio gioco a nostro vantaggio.
Li seguivamo, ascoltavamo le loro conversazioni telefoniche e arrivavamo a conoscere i nostri bersagli, così potevamo proporre loro di collaborare con noi. Se rifiutavano, li costringevamo a lasciare il Paese e a ritornare in Patria, dove ci potevano danneggiare in misura minore.
Oggi la principale minaccia per il mondo proviene dal terrorismo. I servizi segreti di molti Paesi stanno lavorando insieme per scoprire chi sono i terroristi, dove sono e quali azioni stanno progettando. Gli agenti dell’MI5 ottengono ancora le informazioni come facevano durante la Guerra Fredda, ma oggi il loro compito è ancora più difficile e urgente perché la maggior parte dei terroristi vuole uccidere.
Molti attacchi terroristici programmati e preparati non si verificheranno, e noi non verremo a saperne mai niente perché i servizi segreti hanno scoperto tutto e hanno sventato gli attentati. Ma per quanto lavorino con grande impegno, non possono scoprire tutto e perciò, purtroppo, qualche attentato terroristico riesce.
Se questo si verifica, i servizi segreti cercano di scoprire chi ha effettuato l’attacco e arrestare i colpevoli.
Quello dell’agente segreto è un lavoro molto impegnativo, spesso avvincente, e sarà sempre necessario. Anche se il terrorismo dovesse finire, un’altra minaccia prenderà il suo posto. Qualunque essa sarà, il lavoro dell’agente segreto risulterà ESSENZIALE per sventarla.
*Articolo pubblicato su www.servizisegreti.com