(di Roberto Falaschi) – Da qualche tempo si è andata diffondendo la teoria di gender per la quale il sesso è unicamente un aspetto biologico genitale irrilevante agli effetti della personalità. Quest’ultima sarebbe condizionata da comportamenti sociali imposti fin dalla più tenera età instillando differenti atteggiamenti e credenze a seconda del sesso biologico.
Sempre secondo la teoria gender indipendentemente da quanto disposto dalla natura si può essere maschi, femmine o altro a seconda dell’“ispirazione”.
Sempre più nel mondo occidentale si sta insinuando questa credenza, fino al punto di insegnarla nelle scuole a partire dai gradi più bassi, quelli più influenzabili. Alcuni Stati, quali la Norvegia avevano destinato fondi per la diffusione di questa teoria.
L’uso al passato del verbo è corretto in quanto alla prova dei fatti le autorità norvegesi si sono ricredute ed hanno sospeso il finanziamento dell’insegnamento e degli studi di gender in seguito ad una ricerca realistica condotta dal Signor Harald Eia, attore, curioso delle cose della vita.
Il risultato delle interviste a scienziati e medici di varie parti del mondo condotte da Eia hanno portato alla conclusione che le differenze di genere non sono indotte da comportamenti sociali, ma sono biologiche e si manifestano fin dai primi momenti della vita e talvolta anche in quella intrauterina.
Sono state queste ricerche, che seriamente ed imparzialmente valutate senza pregiudizi hanno convinto le autorità norvegesi a sospendere qualsiasi erogazione per la diffusione della teoria di gender.
Resta quindi provato che la teoria di gender è una ideologia perniciosa che vuole stravolgere quanto la natura ha stabilito per i mammiferi e che non può reggere ad un confronto scientifico. La scienza è scienza e si può controbattere con prove scientifiche e non certo con una ideologia volta non solo a stravolgere la legge di natura, ma anche il concetto stesso di famiglia basato su due genitori di sesso opposto.
Non è poi difficile “sbugiardare” la teoria di gender osservando la fauna che vede ben divise per sesso dalla nascita tutte le specie superiori ed i mammiferi in particolare, lasciando l’ ermafroditismo a quelle più elementari.
La conseguenza della ricerca di Harald Eia ha portato i paesi nordici verso un deciso scetticismo, mentre tale ideologia continua a produrre danni del sud dell’Europa e nel Nord America.
E’ veramente impressionante come le persone possano essere credulone al punto di sposare una qualsiasi ideologia che venga inventata da qualche scrittore senza neppure tentare una minima analisi e si precipitino a diffonderla come vangelo solo perché vuole essere progressista. Solo nell’occidente decadente abbiamo queste “impennate d’ingegno”!!!