(di Walter Gloriosi) – Ahsife Oscura (nome d’arte), classe 1992, fonda nel 2013 il progetto “Satanisti la Nostra Verità” (SNV) per contribuire, come la stessa ci spiega: “con obbiettività e contrasto ai pregiudizi, alla diffusione della sua Verità Satanica”. Il tutto con l’utilizzo del web attraverso articoli, pubblicazioni e conferenze, riuscendo, nell’arco di pochi anni, a diventare un punto di riferimento per moltissimi utenti appassionati o curiosi della tematica.
Appassionata di Occultismo, si dichiara satanista nel 2006 e da ricercatrice e studiosa inizia un lungo cammino che la porta ad essere uno dei riferimenti, nel settore, a livello nazionale. Autrice di due libri: “La Scuola di Satana” e “Satana nella Via dei Tarocchi”.
Noi l’abbiamo incontrata per approfondire l’argomento e conoscere qualcosa in più di lei e di questo suo percorso divulgativo. Lo abbiamo fatto cercando di essere scevri da qualsiasi preconcetto culturale, religioso e quindi, dogmatico, ma con lo spirito di cronaca per approfondire un argomento certamente spinoso che, spesso, viene dibattuto con superficialità senza tener presente quelle che sono le ragioni per le quali, sempre più giovani abbracciano questo “percorso”.
Si tratta di un fenomeno a tratti preoccupante, che va di certo monitorato e non sottovalutato. Molte volte con questo termine si indica qualsiasi pratica occultistica, mentre il Satanismo ha una propria collocazione specifica, proprie ritualità e caratteristiche.
Si tratta di un fenomeno ben definito che non sempre ha un’impronta prettamente anti-cattolica o anti-clericale. Sempre più spesso, a piccoli gruppi organizzati, si affiancano delle strutture complesse e definite che, anche in Italia, iniziano a proliferare.
Con l’intervista a questa protagonista del panorama occultistico italiano, cerchiamo di conoscere un movimento di persone che fa del Satanismo il proprio interesse di studio e non solo.
Quale percorso porta ad abbracciare il Satanismo?
Non credo esista un percorso tracciato che porti al Satanismo. Sono convinta anzi che possa essere definita come una vocazione, un istinto primordiale che porta a ricongiungersi alla propria natura. E’ un avvenimento che può manifestarsi a qualsiasi età, attraverso una sorta di “risveglio”. A volte può essere traumatico, finanche doloroso, perché si affronta un cambiamento interiore sconvolgente in cui si mettono in dubbio tutti i punti di riferimento che si ha sempre avuto. Abbracciare il Satanismo significa veder crollare tutte quelle che erano le proprie certezze per fare spazio ad una luce diversa, più vivida e nitida. Si tratta di una rinascita a tutti gli effetti, fatta di nuove consapevolezze ed obiettivi più alti.
Cosa differenzia il Satanismo dalle altre tradizioni esoteriche ed occultistiche?
Dipende di quali Tradizioni parliamo. Molti culti neopagani hanno una struttura limitativa per l’Uomo, delle fondamenta che non permettono di rendere l’essere umano completo. Di solito i culti moderni tendono ad esaltare solo il lato luminoso della Magia e delle divinità associate, demonizzando completamente l’oscurità che ha invece una fortissima importanza in ambito spirituale. E’ per questo che ritengo il Satanismo un Culto completo: esso soddisfa l’esigenza di trovare un equilibrio tra Luce ed Ombra senza l’imperativo di rinnegare una o l’altra. Nel Satanismo non vi è una lotta tra le due “fazioni”, ma un naturale equilibrio che le vede entrambe sullo stesso livello. Luce ed Ombra non sono più nemiche, ma due forze che collaborano tra loro affinché l’Uomo possa beneficiarne.
In che modo vivete questo periodo, secolare direi, di persecuzione da parte di altre istituzioni religiose e culturali? Soprattutto, siete una religione o un culto?
Sarebbe sbagliato definire il Satanismo una religione, perché questo significherebbe rivestirlo di dogmi che invece non gli appartengono. E’ più corretto definirlo un Culto dinamico e dalle ampie vedute che ha delle solide basi, ma allo stesso tempo lascia ai suoi seguaci la libertà di esprimersi come meglio crede. Potremmo dire che il Satanismo sia forse l’unico Culto che non pone limiti: ogni Satanista è svincolato da qualsiasi cosa possa essere un ostacolo per il proprio individuale percorso. Questo significa che una volta appresi i punti cardine del Culto, l’iniziato agisce secondo le proprie regole con coerenza e rispetto. Nessuno gli può imporre nulla, nonostante possa attingere da fonti quali libri di riferimento e simili. E’ proprio questa caratteristica che rende ogni Satanista diverso dall’altro, unico.
Per quanto riguarda la persecuzione da parte delle altre istituzioni, devo ammettere che abbiamo iniziato a difenderci. Di solito noi Satanisti non abbiamo tempo né desiderio di occuparci di altre religioni in quanto il nostro è un cammino impegnativo che non prevede inutili distrazioni, ma è chiaro che se veniamo attaccati gratuitamente tiriamo fuori gli artigli. Tendenzialmente siamo una comunità pacifica ma non offriamo l’altra guancia davanti ad un attacco. Il nostro modo di combattere l’ignoranza è la dimostrazione tangibile di ciò che siamo e di quel che facciamo, affinché tutto risulti limpido e chiaro anziché contaminato dalle discriminazioni di chi in realtà non ci conosce affatto.
Per questo scrissi il mio primo libro: “la Scuola di Satana” nel 2016, fino a quel momento sul Satanismo avevano scritto tutti tranne che i Satanisti stessi, almeno per quanto riguarda il panorama italiano inerente alla corrente teista (ricordiamo la celebre Bibbia di Satana di La Vey e il Compendium Daemoni, testi fondamentali della corrente). Ho voluto dare un freno alla censura per aprire il Regno di Satana a chiunque lo volesse vedere con i propri occhi. La nostra è una battaglia nel nome della Conoscenza ed il sapere è la nostra migliore arma.
Perché il Satanismo non deve essere definito il culto “del Male”?
Il concetto di Bene e di Male non esiste nel satanismo; siamo cultori della Conoscenza, che provenga da fonti letterarie o dalle proprie personali esperienze. Se per “male” si intende spronare l’essere umano a ricercare la scintilla divina insita nelle profondità di se stessi, allora sì, lo è. Purtroppo il “male” come lo intendono i profani, riguarda una realtà tangibile: molte volte i media si occupano di fatti di cronaca che riguardano atti criminosi compiuti nel nome di Satana, da parte di pseudo satanisti che di satanico non hanno nulla. Questi soggetti vengono chiamati Acidi e non sono Satanisti ma meri delinquenti in cerca di trasgressione. E’ a causa di questi individui se la reputazione dei Satanisti nel mondo è così infangata, ma è nostra tassativa premura lavorare a dimostrare la nostra verità e a prendere le distanze da tutto ciò che non ci appartiene o che viene, spesso, associato a noi.
Quali sono i vostri rapporti con le altre organizzazioni occultistiche/sataniche a livello nazionale e internazionale?
Solitamente ci si supporta come si può, spesso si collabora insieme in progetti comuni poiché si hanno gli stessi obbiettivi: far emergere il Culto di Satana dal fango di menzogne con cui è stato ricoperto nei secoli. Ma questo marasma di bugie non vede coinvolto solo il Satanismo ma tutte le tradizioni esoteriche: non di rado infatti pagani e satanisti riescono a collaborare in progetti volti all’informazione, in quanto l’enorme cancro della persecuzione vede protagonista l’intera comunità esoterica. Ci facciamo forza tutti insieme, uniti dalla volontà di voler cambiare questa situazione che, alla soglia ormai del 2019, non è più tollerabile. La verità è che stiamo tornando ad una concezione di vita di epoca medievale, dove se si potesse, si metterebbero al rogo tutte quelle persone “fuori dall’ordinario”. In una società civilizzata e moderna quale la nostra, atteggiamenti oscurantisti e razzisti nei confronti della minoranza che rappresentiamo, dovrebbero essere inammissibili. La caccia alle streghe non è mai finita, sono solo cambiati i metodi.
Ci parla di come ha scoperto questa “Via” e quali sono stati i risvolti positivi e negativi che hanno segnato questo suo percorso?
Seguo la Via di Satana da che ho memoria. Fin da bambina ho sempre avuto un particolare attaccamento alle materie esoteriche ed in particolare alla figura di Satana, passione sviluppata concretamente nel 2006 all’età di tredici anni. Non c’è stata una scoperta vera e propria in realtà, ma la sensazione di sentirsi completa. Ciò che sentivo di essere e ciò che ero, finalmente coincidevano. Questo percorso mi ha portato enormi benefici interiori e spirituali che hanno rafforzato il mio animo portandomi ad avere un approccio alla vita nettamente diverso. Sono dell’opinione che i risvolti negativi prendano piede solo se si svolge male il proprio lavoro, cioè prendendo con poca serietà l’impegno che occorre per proseguire il sentiero: se si cade nell’errore di credere ancora negli stereotipi creati sul satanismo, non si comprenderanno mai gli insegnamenti che Stana può offrire.
Nei vostri culti si pratica la Magia, ci può spiegare qualcosa in più?
Il Satanismo prevede l’uso della Magia ed il suo approccio varia in base alla corrente di riferimento. In ognuna di esse si esalta un aspetto differente e questo si rispecchia molto anche nella pratica magica: i rituali nel Razionalismo si concentreranno sul Satanista quale dio di se stesso, quindi parliamo di un tipo di Magia “autocelebrativa” in cui Satana è nient’altro che l’uomo; nella corrente Tradizionalista, la Magia è affrontata in un contesto più oscuro ed in un certo senso “devozionale” nei confronti delle entità chiamate a veicolare le proprie intenzioni; nel Teismo la Magia è invece accompagnata dalle entità nel ruolo di guide e muse ispiratrici che affiancano l’uomo senza mai volerlo in ginocchio. Fondamentalmente esse, nonostante abbiano un approccio diverso, mirano allo stesso obbiettivo: elevare l’essere umano al rango di divinità e questo può essere possibile attraverso l’uso della Magia che- nel Satanismo- non ha come fine quello di ottenere esclusivamente benefici materiali ma ottenere conoscenza e consapevolezza superiori. La Magia non crea né distrugge, ma mette a disposizione situazioni che il Mago può cogliere, plasmare e veicolare per gli scopi che si è prefissato.
Il vostro gruppo è una Setta? Cosa intendete voi per setta? Chi può accedervi e perché lo fa?
La comunità che ho fondato nel 2013 ad oggi raccoglie circa 3500 persone sui social network ma non è assolutamente associabile al termine “setta”. Una setta prevede il terrorismo psicologico ed è attiva in azioni (spesso illegali) volte a manipolare le menti più fragili per sporche intenzioni. Noi siamo una comunità pulita e cristallina ed offriamo un sostegno di tipo intellettuale affinché la corretta informazione possa abbattere il muro dell’ignoranza. Chiunque voglia informarsi sulle tematiche esoteriche e sataniche può rivolgersi gratuitamente al nostro sito web (www.satanistilanostraverità.it) per un primo approccio al mondo dell’occultismo e proseguire progressivamente nello studio dei testi qualificati presenti in commercio. All’interno del nostro gruppo facebook, inoltre, è possibile confrontarsi con esperti del settore e sanare qualsiasi dubbio o perplessità. Da qualche anno è stata mia premura iniziare ad organizzare conferenze aperte al pubblico a tema satanico su Roma e provincia, con l’intento di comunicare una corretta informazione anche fuori dal web. L’accesso a queste informazioni è dunque libero, aperto a tutte quelle persone che hanno la volontà di capirne di più di questo spinoso mondo satanico.
In che modo intende abbattere i pregiudizi sul vostro culto e secondo lei ci riuscirà in Italia?
Come precedentemente detto, il modo in cui la comunità satanista si è attivata in questa lotta all’ignoranza è facendosi avanti tra la gente comune attraverso conferenze ed incontri che possano spiegare, una volta per tutte, chi sono i satanisti e cos’è il satanismo. In Italia abbiamo sicuramente più ostacoli che in altre parti del mondo ma, personalmente, non mi scoraggia: è anzi uno stimolo a lavorare sempre più duramente per i nostri valori ed i nostri diritti. Sono fiduciosa che i Satanisti di questa generazione possano innalzare le fondamenta per un futuro satanico prospero e libero dallo sterile pregiudizio.