Dal 19 novembre al 30 novembre oltre 200 persone, militari e civili, conducono nella Base Aerea di Poggio Renatico, in provincia di Ferrara, l’esercitazione simulata “Virtual Flag 2012” con lo scopo di addestrarsi a pianificare e condurre le operazioni aeree durante una crisi internazionale secondo la dottrina Nato.
La “Virtual Flag 2012” si svolge in due fasi, ciascuna della durata di una settimana: nella prima, cosiddetta “orientation course”, la “training audience” familiarizza con la struttura e le procedure operative del centro di comando e controllo, denominato Joint Force Air Component Command (JFACC), che pianifica, coordina e controlla tutti gli aspetti di una campagna aerea che viene condotta in un contesto internazionale (NATO, UE, ONU).
Nella stessa fase, anche il personale dell’EXCON (EXercise CONtrol), la “regia” dell’esercitazione, si esercita nell’utilizzo dei software di simulazione, tra i quali il Joint Planning and Execution Coordination Tool (JPECT), un’interfaccia sviluppata dalla NATO per l’addestramento del personale sui sistemi e sulle procedure di Comando e Controllo (C2) delle operazioni militari.
Nella seconda settimana, si svolge la parte pratica dell’esercitazione, ambientata in un contesto di tipo CRO (Crisis Response Operation) ed incentrata sulla pianificazione operativa e sull’esecuzione di una campagna aerea diretta, coordinata e controllata da un JFACC-AOC (Air Operation Center).
Quest’anno per la prima volta partecipa anche una componente di personale dell’ENAV SpA che coordinerà con il personale militare l’utilizzo degli spazi aerei durante la crisi simulata. Questo tipo di collaborazione è ritenuta di particolare interesse anche per la gestione di eventuali situazioni eccezionali che limitano l’utilizzo dello spazio aereo come, ad esempio, in occasione di terremoti, presenza di ceneri vulcaniche nell’aria o eventi internazionali di particolare rilevanza.
Lo scopo è quello di ridurre al minimo l’impatto di operazioni militari o emergenze sul traffico civile e allo stesso tempo consentire la conduzione delle operazioni in sicurezza.
Le crisi moderne sono caratterizzate da complesse interazioni che devono tener conto non solo della componente militare ma anche degli aspetti storici, politici, sociali, culturali ed economici dell’ambiente in cui si opera al fine di proteggere la popolazione e garantire il successo della missione.
Per capire l’ambiente in cui si opera è fondamentale un approccio olistico a tutti gli elementi rilevanti della crisi stessa ed è questo il fine della Virtual Flag.
Il 29 novembre, alle ore 10.30, presso la Base Aerea di Poggio Renatico (FE) si terrà un media day per illustrare alla stampa come è stata condotta l’esercitazione e far visitare gli ambienti esercitativi.
-
In primo piano
- Gli Stati Uniti non sono responsabili del terrorismo...
7 febbraio, 2017 - I fondali dell'Antartide sono un mondo che non ti aspetti:...
29 febbraio, 2016 - Discussing Europe with Ms Federica Mogherini
17 settembre, 2015
- Gli Stati Uniti non sono responsabili del terrorismo...