(di Clara Salpietro) – I circa tre milioni gli aventi diritto al voto, complessivamente sono più di 4 milioni i cittadini italiani residenti all’estero e regolarmente iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (A.I.R.E.), possono esercitare il diritto di voto all’estero nel luogo di residenza per le elezioni politiche nazionali, per i referendum abrogativi e costituzionali ex artt. 75 e 138 della Costituzione e per le elezioni del Parlamento europeo.
Sono 12 i deputati e 6 i senatori che dovranno essere eletti all’estero. In vista delle elezioni politiche italiane per il rinnovo dei due rami del Parlamento italiano, Camera dei deputati e Senato della Repubblica, appuntamento elettorale che si terrà domenica 24 e lunedì 25 febbraio, abbiamo rivolto alcune domande ad un italiano che risiede in Germania e che vuole mantenere l’anonimato.
Cosa ne pensa del voto degli italiani all’estero?
Quando sono emigrato in Germania nel 2003 era la prima volta che gli italiani votavano e mi documentai su questa legge che finalmente consentiva di partecipare attivamente alla vita politica italiana. Non Le nascondo che ero perplesso allora e lo sono tuttora sulla validità ed efficacia di questa legge. Allora ero fresco dalle vicende politiche italiane essendo da poco emigrato che mi fu più facile partecipare, ora dopo tanti anni mi rendo conto che questa legge così come fatta non serve a nulla in quanto per emigrati che vivono qui da molto più tempo di me i legami con la Patria sono sbiaditi se non nulli. Forse avrebbe più senso eleggere dei rappresentanti nelle proprie Regioni di origine dove un qualche legame viene mantenuto.
Conosce i candidati ed il loro programma?
A dire il vero solo di recente ho ricevuto pubblicità elettorale da alcuni candidati. ma tolta questa occasione non so chi siano. Dico questo perché quando si avvicina il periodo elettorale allora li rivedi con la scusa di convegni o conferenze che non hanno alcun senso come quelle che si tengo sui rapporti con la mafia. Nessuno di loro si è preoccupato di andare a controllare presso le Amministrazioni tedesche come veniamo trattati, come siamo sistemati nelle fabbriche, come vivono le nostre famiglie, come sono inseriti nelle scuole i nostri figli, e via dicendo. Nessuno di loro ha presentato un programma organico in particolar modo impostato a favore dell’emigrazione e delle esigenze delle collettività. Hanno mai fatto un’indagine su questi problemi con cui conviviamo? Molti candidati fanno campagna elettorale senza conoscere minimamente i problemi che gli italiani hanno in questo o in quel Paese, né tantomeno i problemi che una collettività ha in una certa località. Le posso assicurare infatti, che nel posto dove vivo la collettività italiana ha diversi piccoli problemi, che poi non sono piccoli ma importanti per migliorare la qualità della nostra vita, di questi parlamentari nessuno di loro conosce le difficoltà in cui viviamo e con le quali ci dobbiamo confrontare. Se considera che da parte tedesca noi veniamo visti non più come la prima collettività immigrata, ma ormai la sesta, essendo stati superati da altre collettività più numerose, turchi, spagnoli, polacchi, rumeni, slavi, etc., non sempre troviamo la disponibilità dei tedeschi per risolverci questo o quel problema. E’ di questi giorni ad esempio lo scandalo trasmesso dal canale televisivo Ard sullo sfruttamento perpetrato da una Ditta tedesca nei confronti di immigrati che venivano impiegati dalla fabbrica con salari di fame. Purtroppo questa stessa realtà emersa in TV noi italiani l’abbiamo vissuta e nessuno ci ha intervistato , spesso il primo ed anche il secondo lavoro che riesci a trovare, a prescindere dal titolo di studio che possiedi, è di sottoimpiego. Lavoro che se vuoi vivere devi accettare e sai che non devi protestare altrimenti non trovi più lavoro, questa è la Germania e non c’è lotta sociale che tenga. Ecco di fronte a questi problemi a cosa mi serve il deputato che viene qui a parlare di mafia? La sua presenza serve solo a peggiorare le cose, è meglio allora che se ne stia a casa perché finiamo per essere associati ad un popolo di mafiosi.
Si sente coinvolto da questa campagna elettorale? Ha già votato?
Assolutamente no, anzi farebbero meglio a non mandare nulla, risparmierebbero solo i soldi dei contribuenti. La campagna tocca due o tre argomenti, IMU, tasse, ed altre fesserie che non sono i problemi che affrontiamo ogni giorno a lavoro, in famiglia e nelle scuole per i nostri figli.
Non ho votato, ma se continuo ad ascoltare quello che dicono credo che non voterò nemmeno.
Cosa si aspetta dai parlamentari eletti nella circoscrizione estero?
Mi aspetterei maggiore responsabilità nell’incarico di rappresentanza che viene loro affidato dagli italiani con il voto. Purtroppo, li rivedremo solo alle prossime elezioni. Cioè ora tante belle parole, poi, non se ne fa più nulla. Tempo fa andai alla Missione cattolica italiana ed ascoltai un deputato che era venuto da Roma per illustrare la situazione per quanto riguardava proprio l’IMU e poi gli sentii dire che dovevamo prendere il passaporto tedesco. E’ il primo deputato a cui ho sentito dire una cosa sensata. In effetti, per noi che abbiamo messo qui radici e ci siamo eletti una nuova Patria ha più senso partecipare a questa vita politica che a quella italiana.
Nella zona dove lei vive, cosa hanno fatto fino ad oggi i partiti politici italiani per migliorare la qualità della vita?
Assolutamente nulla, d’altra parte chi li ha visti mai. Cosa ne sanno di noi? Parlano tanto di IMU, allora sono degli ipocriti e le spiego perché. La legge sull’IMU è incostituzionale, ma essendo stata approvata dal Parlamento dove erano quando è stata votata, perché non sono intervenuti per sanare da subito il problema che riguardava noi emigrati. Questi e mille altri problemi riprovano che i nostri Parlamentari si ricordano di noi solo in sede elettorale, poi sono solo silenzio. Ah, questo ovviamente vale per tutti i partiti dell’arco costituzionale da destra a sinistra.