Nella splendida cornice della Musiksaal del Municipio di Zurigo si è tenuta lunedì 18 novembre la presentazione del libro di Tindaro Gatani, Zurigo vista dagli Italiani, edizioni Arti grafiche palermitane, Palermo 2013. (foto a sinistra il sindaco di Zurigo Corine Mauch durante la presentazione del libro di Tindaro Gatani)
A presentare l’autore e il volume è stato lo stesso sindaco della città Corine Mauch, che ha avuto parole di elogio per l’iniziativa e ha colto l’occasione per ricordare gli stretti rapporti, che hanno sempre legato e legano Zurigo con l’Italia.
Il volume è un’antologia di scritti di grandi Italiani che, nel corso dei secoli, hanno vistato la città della Limmat o vi hanno soggiornato per qualche tempo. La lunga lista si apre con Benvenuto Cellini che, nel corso del suo viaggio verso Parigi nel 1537, trovò Zurigo “bella e pulita quanto un gioiello” e con il nobile bolognese Ascanio Marso che nel 1558, ci parla degli usi, dei costumi e dell’economia della città, le cui vie “era sempre purgate da ogni immondizia”.
A far luce sulla Zurigo del Sei e del Settecento troviamo poi le relazioni degli inviati speciali della Serenissima Repubblica di Venezia, Giovanni Battista Padavino e Vendramino Bianchi. E ancora quelli del cardinale Angiolo Querini vescovo di Brescia, del riminese Aurelio de’ Giorgi Bertola e di Alessandro Volta, che ebbero modo di ammirare le biblioteche e i gabinetti scientifici della città.
Non potevano poi mancare i capitoli dedicati alle avventure amorose di Giacomo Casanova che qui, in fuga da potenti nemici si nascose, cambiando il suo nome in Cavaliere di Saintgalt, trascorse la primavera del 1760.
Molto interessanti, per conoscere meglio la città nel corso dell’Ottocento, sono gli scritti di Ugo Foscolo, primo profugo del Risorgimento italiano, e quelli più approfonditi di Francesco De Sanctis, primo professore di letteratura italiana al locale Politecnico Federale. L’antologia prosegue quindi con, tra gli altri, Gabriele d’Annunzio, Diego Valeri, Mario Soldati, Aldo Buzzi, Guido Morselli, Piero Chiara, Alberto Mondadori, Franco Fortini, Leonardo Sciascia e Luigi Malerba e con la riproduzione integrale di due articoli di Eugenio Montale pubblicati sul Corriere della Sera nel maggio 1947.
Nella prima corrispondenza, presentando ai lettori la Zurigo Crocicchio d‘Europa, si chiede: “Qui si incontrano genti e linguaggi d’ogni provenienza; ma che avverrà quando cesserà lo stato d’alta emergenza economica che ancora frena ogni impulso?”.
La seconda ha per titolo: “Non c‘è angoscia esistenziale nella sana anima di Zurigo”. Un posto importante è riservato anche agli Italiani immigrati, che a Zurigo hanno dedicato loro scritti come Siro Angeli, Alida Airaghi, Carlo Liberto e Rosanna Ambrosi.
L’autore ha concluso la presentazione del volume cono lo stesso tema di come l’aveva aperta, con scritti di italiani che ammirano soprattutto l’ordine e la pulizia della città, citando gli articoli di Paolo Giovanelli che, su Il Giornale, allora diretto da Indro Montanelli, si è occupato dell’introduzione, il 1° gennaio 1991, dei sacchi della spazzatura e con quelli usciti in questi giorni su Il Mattino di Napoli a cura di Gigi Di Fiore sui vantaggi della raccolta differenziata e sull’importanza e rilevanza anche economica degli inceneritori in funzione a Zurigo da alcuni decenni.
Per l’occasione, Tindaro Gatani ha donato al sindaco Corine Mauch alcune sue pubblicazione sulla città e l’originale del quadro dipinto dal pittore Michele Spadaro di Patti, in provincia di Messina per la copertina di Zurigo vista dagli Italiani.
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